Banche e Fondazioni Bancarie : Un riassunto semplice

venerdì 15 febbraio 2013

 Banche e Fondazioni Bancarie : Cerchiamo di capirci qualcosa

 

Cosa sono, differenze e implicazioni nella politica

Questo articolo, nasce ovviamente, in seguito allo scandalo che ha colpito la banca Monte Paschi di Siena.Il nostro spirito critico ci ha spinto ad informarci per capire a 360° la vicenda e trarne un giudizio oggettivo, ma, come succede sempre, giornali e televisioni hanno già impastato questo scandalo con paroloni e complessità.Anche questa volta, il lavoro sporco tocca a noi che cercheremo di semplificare la vicenda, chiarificando cosa sia una Fondazione Bancaria, una Banca, una Cassa di Risparmio per arrivare a capire dove è la crepa che rischia di far crollare tutto il sistema bancario e cosa ha scatenato il caso Monte Paschi.




Banca : Una " banca " è come un'azienda, opera per profitto attraverso i tassi di interesse. La banca è un ente a scopo di lucro privato quindi, che guadagna prendendo soldi da chi ce l'ha e dandoli chi non li possiede.Tutto questo è regolato dall'art. 10 del Testo unico bancario che regola l'attività bancaria.Da queste semplici righe possiamo capire che una banca ha un grande impatto sull'economia dello Stato e che quindi non è possibile lasciare questo ente totalmente privato, ha bisogno di una guida pubblica e un indirizzo più pubblico.


Le Casse di Risparmio : Sotto una spinta sia Statale che territoriale, nacquero le prime Casse di Risparmio nel 1822 ad opera di cittadini e commercianti con il solo scopo di raccogliere quel poco che si possedeva per sfruttarlo al meglio all'interno del territorio.Nel 1888 le Casse di Risparmio e i Monti di Credito erano già più di 45,  fondate però per lo più da imprenditori.Questa grande diffusione di questi nuovi Istituti Bancari spinse lo Stato a regolamentare questo particolare settore bancario sottoponendolo alla supervisione e alla tutela del Ministero dell'Agricoltura, Industria e Commercio e indirettamente anche del Tesoro. Questi enti, che furono creati all'interno delle stesse Banche private, erano però enti di diritto pubblico, svolgevano quindi funzioni di sostegno alle aziende, accesso al credito e credito a breve termine anche se, in pratica questi enti operavano anche per scopo di lucro privato con la compiacenza e l'interesse della politica.Alla fine degli anni 80 lo Stato prese il sopravvento sulle istituzioni bancarie di risparmio per provvedere ai bisogni del paese e delle aziende, complice anche una legislazione alquanto confusionaria.Ed ora assistiamo alla nascita della nostre care Fondazioni Bancarie.

Fondazioni Bancarie In Italia il settore bancario era quindi sovrastato da una partecipazione pubblica, sia per le Banche di interesse nazionale sia per il sistema delle casse di risparmio, articolato su tutto il territorio e controllato dagli enti locali La necessità di un'apertura al mercato Europeo, unita ad un bisogno di ampliamento dell'autonomia funzionale delle banche ( possibilità per le banche di ampliare il loro spettro di azione e di funzioni concesso dallo Stato ) portò alla creazione delle Fondazioni Bancarie.Le Fondazioni Bancarie non sono nate dal nulla, anzi, sono una rivisitazione delle prima citate Casse di Risparmio.L'ufficializzazione delle trasformazioni delle Casse di Risparmio in Fondazioni Bancarie si ebbe con la Legge Amato 218/1990 voluta fortemente da Ciampi all'epoca governatore della Banca D'Italia.Con questa legge oltre a toccare gli obbiettivi di apertura al mercato europeo e dell'ampliamento della autonomia bancaria, la legge Amato aveva lo scopo di separare la politica dal sistema bancario.Questo obiettivo si sarebbe potuto raggiungere solamente dividendo l'azionario dalla gestione operative delle banche, creando queste Fondazioni, enti misti tra pubblico e privato senza scopo di lucro con il potere di controllo delle banche pubbliche.
 La Legge Amato obbligò le banche a diventare società per azioni sotto il controllo delle Fondazioni Bancarie ( Ex Casse di Risparmio )  le quali avrebbero dovuto porre le proprie azioni sul mercato.


Fondazioni, Banche e politica : Ecco le implicazioni

Riguardo il caso MPS si sente parlare molto di coinvolgimenti della politica nelle Fondazioni Bancarie e questo non è sbagliato.Come sappiamo infatti, una fondazione possiede uno Statuto e ha delle "direttive" da seguire, queste direttive sono scelte dal suo Consiglio di Amministrazione ( CDA). La Fondazione opera maggiormente nel territorio e le nomine del Cda delle Fondazioni sono fatte dagli enti territoriali dove opera la Fondazione, in sostanza, sindaci, assessori e qualsiasi dirigente della Provincia o del Comune ( No la Regione ) possono nominare i membri del Consiglio di Amministrazione delle Fondazioni.Questo, come capirete da soli, basta a tessere un'intensa ragnatela di poteri tra Fondazioni e partiti politici.Questa ragnatela si infittisce ancora di più perché, più di una volta, sotto spinta di alcune figure politiche, le Fondazioni sono state usate come " dona-soldi " al posto dello Stato.Il vero nodo delle Fondazioni è che, una volta diventate enti privati con la legge Dini/Ciampi ( vedi sotto),  i soldi di cui dispongono, se spesi in investimenti pubblici o privati non fanno deficit, non fanno debito, non sono soldi pubblici provenienti dalle tasse, e hanno un potenziale enorme, potrebbero essere usati senza creare inflazione, a patto che però, vengano usati correttamente e che l'investimento risulti sempre positivo con il rischio di lasciare sul lastrico milioni di piccoli investitori.Non ci sono limiti ( o quasi ) nell'indirizzo di investimento e questo però può creare anche situazioni ambigue come ad esempio : investire i soldi di una Fondazione  in un progetto di un'impresa di cui il Politico Tizio è proprietario, che a sua volta aveva messo nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione un uomo di fiducia per far votare l'investimento di questi soldi nella sua impresa.

Ancora confusi ? Volete saperne di più ? Leggete qua.. 

La confusione su cosa sia una Fondazione Bancaria e su cosa faccia, deriva proprio dall'essere state istituite per consentire la trasformazione delle banche da enti mezzi pubblici a quasi privati ( di nuovo). Le fondazioni bancarie rispecchiano quindi una ambiguità caratteristica del sistema, che da una parte vede operare queste Fondazioni a tutti gli effetti come enti no-profit ma dall'altro mantengono nelle loro mani il controllo delle aziende e dei clienti che hanno debiti e crediti.

- Con la Legge Dini/Ciampi del 1994 si chiarifica cosa sia una fondazione : persona giuridica privata senza scopi di lucro, dotata di piena autonomia gestionale e statuaria. ( Ma il problema rimane )

- Tremonti nel 2001 cerca di invertire il processo e riportare le fondazioni più vicine alla politica ma la Corte Costituzionale blocca la legge. ( Qui ci sono pro e contro : Come verranno gestiti i soldi delle Fondazioni dalla Politica ? )

- Tremonti riesce ad " aggirare " la pronuncia della Corte e allarga gli ambiti delle Fondazioni da territoriali, a territoriali e Internazionali

- Nel 2003 e 2004 escono scandali sui soldi delle Fondazioni con Lega





3 commenti:

  1. Soicenni ha detto...:

    Vorrei sapere se in Italia in questo momento esistono Istituti Bancari non controllati da Fondazioni?? Sono un po' confiso

  1. Unknown ha detto...:

    Un blog interessante che tratta gli stessi argomenti potrebbe essere il seguente:

    http://www.tizianomotti.com

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